giovedì 11 ottobre 2012

Ragazzi, preparate le torce (e lo spray al peperoncino)

Aaah... Si torna in sella!

Scusate l'assenza, miei sempre più eventuali lettori, le vacanze estive prima e gli esami autunnali poi mi hanno distratto dallo scrivere...
E d'altronde di cosa avrei dovuto scrivere? Di come NON si sia ancora deciso quando e come andremo a votare? Di come NON si sappia ancora per chi dovremmo votare? Di come i partiti NON si decidano ancora a varare una pur schifosa legge anticorruzione?
No, non si può parlare del nulla cosmico, dell'infruttuoso tira e molla a tre col terzo incomodo che tira ogni giorno in una direzione diversa. Chi parla dei partiti per ora lo fa per riempire le pagine dei giornali, gli analisti vanno a tentoni cercando di capire le mosse di partiti che sono i primi a non sapere dove vogliono andare a parare. Quindi shhhhh...
In realtà c'è qualcuno che lavora alacremente nel palazzo, e non sto parlando delle mandibole di Fiorito e compagni. Monti ieri mi compare in tv tutto contento perché visto che le cose vanno meglio s'è potuto fare un regalino agli italiani. Un bel cetriolo che da ortolani ormai veterani sappiamo già dove ficcarci.
Si perché il regalino consiste in un taglio dell'IRPEF di un punto percentuale per i primi due scaglioni. E fin quì tutto bene, finalmente un provvedimento in favore delle classi medio-basse! Il problema è che il regalino è confezionato in un bell'involucro di merda, che comprende tagli lineari alla sanità, l'aumento dell'IVA che tanto si voleva scongiurare e... L'IDEONA!!!!
Monti dev'essere stato colpito dall'annichilente bellezza di Roma di notte, o dalla cupoletta trasparente di qualche lampione che cercava più giustizia sociale cadendogli in testa (gli incidenti capitano... pure ai tecnici) e (dis)illuminatosi sulla via di montecitorio si dev'essere detto: "ma tu guarda quante luci accese... a che serviranno mai tutte ste luci? spegnamole un po' che la bolletta poi la pago io!"
E luce NON fu!
Già, le città dovranno spegnere l'illuminazione pubblica dopo un certo orario, manco fossimo sotto bombardamento, o col coprifuoco. Perciò, ragazzi e ragazze, se quando uscite la sera non volete trovarvi faccia a faccia con un bestione appena uscito di galera (e che palesemente non vede l'ora di tornarci), vi consiglio di portare sempre con voi una torcia e dello spray al pepe, e soprattutto, allenatevi a correre come i disperati.

venerdì 29 giugno 2012

Respect (ma non per tutti)

Belli gli europei... vero?
E lo spot d'apertura, con tifosi, giocatori, allenatori e arbitri che sbucano gli uni da sotto le magliette degli altri? Carino! No? Rispetto per le diversità... Sacrosanto direi!
Ma chi le sceglie le sedi degli europei? E sulla base di quale criterio? E soprattutto... come fa a dormire la notte?
No, signor* leggenti, non mi riferisco alla già tanto citata (a mio parere sin troppo) querelle sui cani randagi uccisi perché ritenuti "antiestetici". Sto parlando di un fatto ben più grave che, poco prima che questo europeo cominciasse, aveva timidamente provato a imporsi all'attenzione del grande pubblico ma che, almeno in Italia (ma non mi risulta che altrove la siatuazione sia diversa), ha presto dovuto cedere il passo a questioni più importanti che spaziano dallo spread, ai processi di Silvio, ai suddetti cani e finanche all'aumento degli interventi estetici mentre i consumi delle famiglie colano a picco.
Il nome Yulia Timoshenko vi dice niente? Probabilmente sì, sapete quella biondina con la treccia a corona intorno ai capelli... la leader di una certa rivoluzione arancione... avvenuta in un certo paese... che ora ospita un certo europeo... e il cui attuale primo ministro tiene ancora prigioniera la suddetta Yulia, sua avversaria politica, insieme a un nutrito gruppo di suoi sostenitori e compagni di partito? Ecco, di lei io parlo.
Come dicevo, prima degli europei la notizia che la Timoshenko avesse subito percosse in carcere, con relative foto, aveva fatto il giro del mondo, tanto da spingere molti capi di stato, tra cui la Merkel, a minacciare di boicottare gli europei (salvo poi scordarsene ed offrire gustosi siparietti di legnosità teutonica assieme a Platini) ma poi, come troppo spesso succede, la notizia è semplicemente scomparsa da tv, quotidiani, social network... e dalle coscienze.
Mi vengono a raccontare che il "messaggio degli europei" è questo, rispetto per la diversità, ma poi quando i tifosi russi spaccano tutto quello che gli capita a tiro prima gli danno una condanna da barzelletta e poi gli levano anche quella, cercano di infiocchettare l'ennesima macchina smuovisoldi con un vestito moralista ma il vero messaggio degli europei lo sappiamo tutti qual'è. Spendete e distraetevi per quella ventina di giorni in un paese che si avvia verso una dittatura "velata" che va tanto di moda già da un po' in altre nazioni.
Che almeno lo dicessero chiaramente, invece di prenderci per il c**o...

mercoledì 27 giugno 2012

Basta! (Manifesto di poetica)

Hm hm...

Buongiorno lettore/lettrice.
Voglio inaugurare questo secondo tentativo di dare sfogo a miei personalissimi pensieri e considerazioni giustificandomi per l'aver scelto nuovamente di contribuire, sebbene in maniera minima, a quell'inquinamento intellettuale della rete che sempre più i blog sembrano alimentare.
Detto in parole semplici, ogni signor nessuno (me per primo) che si svegli col piede storto la mattina ha, grazie al suo blog, la possibilità di gridare al mondo la sua patetica noia di vivere, o in caso contrario le sue altrettanto patetiche piccole vittorie. Io lo trovo terrificante.
Perché rimettermi alla tastiera dunque? Per una serie di motivi... Prima di tutto ho molto tempo libero, probabilmente potrei occuparlo meglio ma sono stanco di leggere e studiare, ho voglia di un po' di relax, poi di recente mi è stato fatto notare da alcuni professori e dalla mia ragazza che "scrivo bene", giudizio alquanto fumoso e soggettivo, col quale probabilmente tu, caro leggente, ti troverai in disaccordo, ma indubbiamente lusinghiero, a tal punto da indurmi a fare di questo spazio una sorta di "Zibaldone" a metà fra il diario, la raccolta di pensieri e l'esercizio di scrittura: insomma, una noia mortale. Terzo ed ultimo motivo, la necessità piuttosto urgente di esprimere le mie opinioni sulle tematiche più disparate, su tutto ciò che di sbagliato, strano, incomprensibile, assurdo mi capita di sentire o vedere e che semplicemente causa una reazione che sarebbe ingiusto trattenere, e che esprimere in maniera verbale a chi mi sta vicino - e che come me può fare poco per cambiare le cose - mi lascia con un senso di impotenza che anche solo l'illusione di raggiungere un numero più alto di persone con il mio messaggio dovrebbe servire a placare.

Quello che oggi mi spinge a scrivere è l'ennesima, inopportuna, infausta uscita del ministro Fornero. Acuni sembrano aver ravvisato nell'interpretazione fornita dai principali organi d'informazione delle parole della fornero un malinteso. Non c'è nessun malinteso. Le parole sono come i pesetti della bilancia, se il concetto che tu vuoi veicolare pesa x, allora lo devi tradurre in parole in modo tale che queste pesino x; non y, o x al quadrato. Da aspirante traduttore quale sono, lo so bene; è una delle prime cose che ci insegnano, il peso delle parole. Allora dire che l'azione del governo si sta concentrando sulla salvaguardia degli invidui piuttosto che dei posti di lavoro (sempre ammesso che sia così) serve a poco per alleggerire parole pesanti come macigni quali "gli italiani devono cambiare atteggiamento" "il lavoro non è un diritto" e robe simili...
Gli italiani HANNO cambiato atteggiamento, perchè gli italiani non sono solo quelli tutelati dai sindacati, ma anche quel 30% di giovani a spasso, e la grande massa di lavoratori sfruttati, in nero, sottopagati, precari... Gli italiani che conosco io, purttroppo, non credono più che il lavoro sia un diritto, ma che sia un FAVORE, infatti non lo chiedono, lo ELEMOSINANO! Che cosa dovrebbe pensare uno studente, proveniente da una famiglia monoreddito, magari del sud, che paga diciamo 2.000 euro di tasse universitarie all'anno (a volte anche di più) e toh, facciamo 350 euro di affitto ogni mese, più bollette e vitto, quando la Fornero gli rimprovera che lui vede il lavoro come un diritto, e che dovrebbe fare "più sacrifici". Ancora? Non ti bastano le privazioni cui io e la mia famiglia ci sottoponiamo per affrontare una spesa annua che si aggira intorno a 10.000 euro? Questo pensa! Ve lo dico io.